– Hung Gar (Stile della Famiglia Hung) 洪家拳
Stile proveniente come radice dallo Shaolin, praticato si dice all’abate del tempio, nella sua specializzazione della tigre e gru, e praticato in sette segrete con lo scopo di spodestare gli oppressori (i Manchu prima, gli inglesi con la rivolta dei boxer dopo) basa le sua caratteristiche nei seguenti punti fondamentali:
– Parata dirompente (ogni parata è un vero attacco all’arto avversario)
– Posizioni inamovibili (con le quali occupa anche lo spazio avversario)
– Colpi Poderosi (con un largo utilizzo di energia interna) a medio-corta distanza
– Tecnica del corpo d’acciaio (che consiste attraverso l’energia interiore nel rendere alcune parti del corpo “invulnerabili” ai colpi)
Definito “Lo Stile degli Eroi” per via dei maestri illustri che si sono prodigati per la giustizia e per il paese, è uno stile che richiede un grosso lavoro nello spirito e non accetta per natura compromessi.
APPROFONDIMENTI: Storia dello stile
Il nome dello stile significa “Stile della famiglia Hung” (Letteralmente Gar sta per famiglia, ma fa riferimento al senso in cui il KungFu viene trasmesso da “Padre in figlio”, ovvero da “Shifu” a “tu-ti”), e viene conosciuto anche con il nome di Hung Kuen (“Kuen” significa “pugno”, in senso di “colpo”, e per estensione si intende il modo di combattere, quindi uno “Stile”)
La sua nascita va fatta risalire al 1700 d.C., all’epoca della distruzione di un monastero shaolin del sud, Fukien (FuJian).
Sijo Hung Hei Gun (1745-1825) fu il fondatore dello stile Hung Gar.
La leggenda racconta che la sua forza era tale che “le sue dieci dita, dure come acciaio, potevano sbriciolare una pietra come si polverizza del legno marcio”.
Si narra che fosse un commerciante di tè di nobili origini (lontano discendente del principe Leung della famiglia Ming). Il suo vero nome era Jyu, ma lo cambiò in onore del primo imperatore della dinastia Ming: Hung Wu (1328-1398).
Durante un viaggio d’affari nella provincia di Canton, Sijo Hung ebbe uno scontro con alcuni nobili Ching; costretto alla fuga, chiese aiuto al monaco Sam Tak che gli offrì rifugio nel Tempio di Siulam.
Divenne discepolo laico e passò gli anni dedicandosi anima e corpo allo studio delle arti marziali, tanto da essere considerato tra i migliori dieci seguaci. L’abate del Tempio Gee Sim Sin See, di fronte al talento e all’impegno del giovane discepolo rimase impressionato tanto che decise di addestrarlo personalmente, allo scopo di trasmettergli tutta la sua conoscenza.
Il Governo aveva grossi attriti con il monastero Shaolin, perchè, in precedenza, i monaci avevano combattuto per salvare il paese in più di una occasione, salvando addirittura un principe da un rapimento… eppure, sotto ordine dell’imperatore vigente, i monaci guerrieri si rifiutavano di andare in battaglia come soldati.(Ovviamente questo era impossibile, perché contro le leggi del buddismo stesso seguito dai monaci, che si erano mossi in altre occasioni solo spinti dalla causa di difendere i più deboli… resta di fatto che comunque il monastero Shaolin avesse veramente una sorta di affezione alla dinastia precedente (Ming) e non vedesse di buon occhio i vigenti Ching (Manchu), una dinastia imposta esterna (provenienza mongola) che era nota per il pugno di ferro con la popolazione, i soprusi e la corruzione.)
I Ching vedevano nel Tempio di Siulam il simbolo della resistenza al loro potere, una scomoda e pericolosa opposizione di cui sbarazzarsi, tanto più che fra le mura di Siulam si insegnavano arti marziali da tempo messe al bando e rese inaccessibili al popolo.
Il casus belli per muovere battaglia contro i seguaci di Siulam fu fornito ai Ching dal discepolo laico Wu Waikin, verso la fine del 1700, che lasciò segretamente il Tempio assieme agli altri seguaci per vendicare la morte del padre ucciso dai Ching.
La ritorsione non si fece aspettare e con lo stesso sistema usato per il monastero del nord, di notte 10.000 soldati governativi, armati di cannoni e fucili, assediarono ed incendiarono il tempio di Siulam.
Pochi sopravvissero. Tra essi l’abate Gee Sim Sin See e 5 maestri (I così detti poi “5 Antenati”): Hung, Li, Mok, Lau e Choy.
Durante la fuga Sijo Hung e Ji Sim Sin See si divisero per evitare di farsi rintracciare.
Hung divenne l’erede delle tecniche Fu Jao (artiglio della tigre), che conteneva i movimenti della tigre e la respirazione del drago.
Attualmente queste tecniche vengono identificate nella forma Gung Gee Fok Fu Kuen (la forza che doma la tigre), sulla quale si basa lo stile Hung Gar.
Da alcune fonti sembra che la fama di Hung fosse giunta fino alla bellissima Wing Chun (fondatrice dell’ ononimo stile), la quale gli chiese di unire le forze per vendicare l’assassinio del padre. In cambio Wing Chun insegnò a Hung i segreti del suo stile per renderlo un combattente completo (si dice che aggiunse così alla potenza della tigre l’agilità e la velocità della gru) .Altre dicono che semplicemente i due si incontrarono e innamorarono, sposandosi e influenzando ognuno lo stile dell’altro.Ciò che è certo è che i due stili sono evidentemente “sposati” in quanto accomunano concetti indiscutibilmente persi l’uno dall’altro.
Nel frattempo anche il vecchio abate Ji Sim Sin See, rifugiatosi nel tempio Haichuang nella provincia di Nanhai vicino a Canton, aveva continuato ad insegnare in segreto e quando venne a sapere che Hung era vivo ed era nella città di Fat, inviò da lui il suo miglior allievo Luk Ah Choy. Di fatto non si conosce molto del programma insegnato dal Sijo Hung. Si sa che insegnò la forma della forza che doma la tigre (Kung Jee Fook Fu Kuen), il bastone della famiglia Yang (Yang Gangh Iong Haat Gwa Kuan) appreso dall’abate Ji Sim Sin See, i coltelli farfalla madre e figlio (Ii Mouh Dao) molto probabilmente appresi da Wing Chun e le tecniche Tigre-Gru.
Luk Ah Choy completò il suo addestramento e divenne l’erede dello stile.
Successivamente si recò nel villaggio di Xìqiao nella provincia di Canton dove istruì Wong Tai (un esperto erborista) e il figlio Wong Kay Ying. Quest’ultimo si mise alla ricerca degli altri allievi del Sijo Hung allo scopo di ricomporre l’insegnamento originale.Durante uno dei suoi viaggi per procurarsi le erbe e i medicinali, soccorse un uomo ferito accidentalmente dal maestro Lam Fook Sing, allievo del famoso maestro Ti Kiu San, che per contraccambiare insegnò il suo stile a lui e al suo giovane figlio Wong Fei Hung.
A Wong Kay Ying è attribuita la forma “dei 5 Animali / 5 Elementi” (forma delle 10 ombre: Sup Ying Kuen, che unisce Ng Ying Chuan (i 5 animali) a Ng Hong Chuan (i 5 elementi) della cosmologia cinese, con il quale egli riuscì a realizzare il suo scopo di ritrovare le radici Shaolin dell’Hung Gar.