“Se il cuore è retto il pugilato sarà corretto, se il cuore è deviato, il pugilato sarà parziale” (Xin zhengze quan zheng, xin wai ze quan pian 心正则拳正，心歪则拳偏)

Nella tradizione di Shaolin esistono 10 comandamenti:
Rispetto (竦,Song)
Umiltà (谦卑, Qianbei)
Rettitudine (义, Yi)
Fiducia (孚, Fu)
Lealtà (忠, Zhong)
Volontà (要, Yao)
Pazienza (耐力, Naili)
Perseveranza (恒性, Hengxing)
Pazienza (耐心, Naixin)
Coraggio (勇, Yong)

La scuola FERROESETA riassume ulteriormente questa lista riducendola (in quantità, ma non in qualità) a  4, trovandoli di per se’ riassuntivi di tutta l’etica marziale e riassuntivi dello spirito che deve aver il praticante:

FEDE – verso se stessi e gli altri, verso il futuro

Credere nei propri ideali, nei propri sogni, nel giusto equilibrio delle cose, credere nella giustizia e nei valori, credere nel valore della vita umana. Avere fiducia in se’, affidarsi ai propri Maestri o al giusto flusso delle cose. Credere nel futuro, perchè senza di esso il presente si priva di ogni significato, come pure gli sforzi, i risultati, la costruzione di opere e il senso della vita stessa.

CORAGGIO – Nell’affrontare la cose e la Verità

Ci vuole coraggio nell’affrontare i nostri limiti, nell’affrontare la lunga e dura strada per migliorare e per elevarci. Coraggio nell’ammettere ciò che siamo e ciò che veramente vogliamo, solo così si può arrivare ai risultati: nulla ci è precluso, ma dobbiamo capire bene il cammino che siamo disposti a percorrere per arrivarci e dobbiamo avere il coraggio di iniziarlo e finirlo.
Il Coraggio di assumersi quindi le proprie responsabilità, anche nella difesa dei più deboli.

GIUSTIZIA – Verso di se’ e verso gli altri

Capire cosa è giusto. Pretendere giustizia, verso se’ o gli altri. Anche a costo di fare un passo indietro, se si capisce che non si è dalla parte del giusto. Essere sicuri di se’ non significa essere giusti, ma solo presuntuosi: il senso di giustizia ci accompagna verso l’equilibrio delle cose,  e verso i valori che vanno al di là del proprio ego o tornaconto.

PIETA’ FILIALE – La matrice del rispetto

E’ il più complicato di tutti i valori, perchè va sentito nel profondo. Avere rispetto per chi è più grande di noi, chi ci insegna, o ci ha allevato.
Comprendere il bene che gli altri ci fanno, soprattutto in senso genitoriale, ci aiuta a comprendere il rispetto di tutte le cose.
PIETAS in latino è il senso dell’Amore universale, completo, disinteressato.
Capire da dove veniamo e dove andiamo.
Capire che ciò che facciamo ci sarà fatto.
Che le radici del futuro sono nel passato, e che il senso del mondo non agisce sempre in maniera lineare, ma noi siamo comunque figli di ciò che abbiamo vissuto… e che solo attraverso l’Amore e il rispetto del “da dove veniamo” possiamo essere “chi siamo” e finalmente andare “dove vogliamo arrivare”.

Esistono nella tradizione del monastero di Shaolin anche le “8 regole”, che enunciamo qui esclusivamente come ispirazione:

1. Rispettare il proprio Maestro, non essere presuntuosi
2. Perseverare nella pratica, non abbandonare
3. Unire tutti gli stili, non rifiutare gli altri stili
4. Accogliere gli altri, non maltrattare i deboli
5. Purificarsi, non essere lussuriosi
6. Seguire la legge, non disturbare la società
7. Aiutare la giustizia, non essere menefreghisti
8. Trasmettere le arti ai buoni e non ai cattivi

e per non farsi mancare nulla, anche “10 proibizioni” (che vanno contestualizzate nella nostra cultura ma per noi fungono ugualmente da ispirazione):

• è vietato essere deciso a non essere perseverante
• è vietato essere arrogante e presuntuoso, frivolo magnificando senza ragione
• è vietato essere settari, essere estremamente autoritari
• è vietato essere intolleranti, non essere soddisfatti di un buon consiglio
• è vietato avvantaggiarsi della propria abilità , competere ferocemente ostentando la propria superiorità
• è vietato desiderare sigarette e alcolici, andare con prostitute e giocare d’azzardo rubacchiando di nascosto
• è vietato cercare di ottenere beni per avere profitti, imporre sporcizia muovendo una falsa accusa contro qualcuno
• è vietato sebbene custodisci la tecnica marziale, mostrarsi chiaramente pericoloso senza soccorrere
• è vietato assumersi la falsa reputazione di maestro, per sviare i giovani
• è vietato non rispettare l’insegnamento, non fermarsi a ragionare

Inoltre, per meglio comprendere la completezza dell’insegnamento, che è portato alla pace ma reattivo in caso di necessità, vige la regala dei “3 tentativi”:
– Alla prima provocazione, lascia perdere
– Alla seconda provocazione, ammonisci spiegando che la cosa è sbagliata
– Alla terza provocazione, impedisci all’avversario di nuocere a qualcuno.